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Inverno 2023

21 Dicembre 2022
Freddo e malattie
Inverno. C’è chi ama l’inverno perché è freddo e al freddo i bollenti spiriti si placano. C’è chi odia l’inverno perché fa freddo e si è costretti a stare in casa, al chiuso, ma quando si sta al chiuso i virus circolano, e ci si ammala. Abbiamo avuto paura del  virus e facciamo finta di non averne più: temiamo tutto ciò che non vediamo ma “si deve andare avanti”. Non vediamo Dio e quindi non temiamo più il suo giudizio, però temiamo il giudizio della scienza, unica vera fede oltre al denaro, unico vero indicatore di un corretto vivere contro i virus e contro l’”ignoranza” della religione. Ma in tutto questo, la filosofia cosa ne pensa dei virus che si diffondono in inverno? Siano essi pandemici o semplici malanni stagionali, i virus cambiano solo il nostro corpo o anche le nostre menti? A giudicare dall’ ondata di depressione che attualmente affligge la popolazione mondiale, la risposta è palese: nonostante nessuno scienziato abbia mai affermato che saremmo vissuti per sempre, adesso siamo più attenti a non ammalarci. La minaccia è sempre stata lì, ma la precarietà dell’esistenza era stata abilmente nascosta. Forse allora, il vero problema, sta in una società che vuole sembrare progredita e non spaventata dalla morte, ma in realtà è solo diventata abile nel mascherare la primitiva lotta per la sopravvivenza attraverso frivolezze di ogni genere atte a distogliere l’individuo dal pensiero di un ipotetico nulla assoluto che lo attende per il gran finale.

Autunno 2022

21 Settembre 2022
Il cattivo gusto
“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Non siamo soldati, ma si percepisce tensione come se stessimo in trincea. Perennemente in trincea. Giunge l’autunno e in molti percepiscono la nascita di un nuovo anno. Il torpore estivo si dilegua, il freddo risveglia e ci riporta alla realtà di un nuovo inizio, meno gioioso di un periodo estivo e più disgustoso. Il buono e il cattivo gusto ormai si confondono nel nome della retribuzione e dell’eterno sfilare. Tutto è concesso purché porti introiti, anche il cattivo gusto. Ma quanto è tollerato il cattivo gusto che non porta nulla? E’ cattivo gusto realizzare un film perfetto senza un’anima o farne uno straripante vitalità ma esteticamente brutto e improponibile al mercato? E’ cattivo gusto definirsi antifascisti e votare Fratelli d’Italia o definirsi progressisti e votare PD? I confini sono ormai labili e mutevoli, ma mai come in questa epoca è necessario definire cosa sia il “cattivo gusto”. Ne va della sopravvivenza della specie.

Estate 2022


21 Giugno 2022
Il torpore
Estate. Voglia di non lavorare. Voglia di mare, sole, tranquillità. Necessità di vivere, di dimenticare il freddo e i virus dell’inverno. Cancellarli dalla mente e rilassarsi come se non fossero mai esistiti. Torpore. Voglia di non pensare alla guerra e a tutte le prossime novità preoccupanti che i media ci propineranno nella prossima stagione. Voglia di tranquillità, quella dei bei ricordi e dei momenti in cui si pensava di meno e si viveva di più . Non pensare all’autunno che da qui a tre mesi arriverà, ma concentrati sul torpore estivo. Lo sturbo resta il medesimo, ma l’estate lo rende più affascinante, più “easy”.
In estate tutto finisce e quello che succede in estate rimane nell’estate.

Primavera 2022

25 Aprile 2022
Scusate il diSTURBO
Le parole sono ormai inutili. Le parole non servono più. Non è questo il tempo delle parole (se mai l’epoca degli eventi). Le parole, insomma, disturbano. Perché non sono immediate, né accomodanti, né buone per tutte le stagioni. Ormai le parole non fanno più testo. Come ancora nelle canzoni: “Pensieri e parole- che ne sai tu di un campo di grano…../ Parole parole parole…Ascoltami….Parole parole parole…io ti giuro…/ …Fiumi di parole…fiumi di parole tra noi….”. Perché le parole sono importanti solo quando c’è un concetto da comunicare, ma se i concetti sono sempre gli stessi anche le parole lo sono e perdono di valore. 25 Aprile 2022, festa italiana della liberazione dal nazifascismo. Oggi, un nuovo fascismo fatto di consumi, dove solo il Dio denaro è il Dio universalmente riconosciuto. Un Dio che non libera dal male e non libera dal fascismo nel giorno della liberazione. Oggi è sempre e solo la stessa canzone. Noi qui, in questo spazio, proponiamo allora solo e soltanto parole. Che ne cercano altre, se ci sono. E se le parole comunque disturbano, allora chiediamo venia, scusate il diSTURBO.

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